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Online il QUESTIONARIO AHNA_COVID_STRESS

Set 18, 2020Nursing Olistico, Studi scientifici

Online il questionario per la raccolta dati!

Le informazioni raccolte aiuteranno a fare chiarezza sulla consapevolezza degli infermieri circa il bisogno di supporto, durante la propria attività professionale.

 

Il questionario, patrocinato in anteprima dagli OPI de L’Aquila, Prato e Venezia, vuole indagare sulle ragioni di una mancata richiesta di supporto per progettare interventi mirati alla prevenzione del Burnout.

 

Durante l’emergenza Covid19, AHNA ITALIA ha rimodulato il suo progetto STARE BENE PER FARE BENE (che si basa sulla creazione di una rete nazionale di supporto di tipo auto-mutuo aiuto, per gli operatori impegnati nell’assistenza) in una proposta online, chiamata “Coaching Online – Per la salute degli Infermieri impegnati nel fronteggiare l’emergenza Covid19” patrocinata dagli Ordini Provinciali OPI di Asti, L’Aquila, Varese e Venezia.

Negli incontri online, sono state proposte – da infermieri specializzati in tecniche di coaching, counseling e naturopatia, meditazione e respirazione – alcune tecniche per facilitare il rilassamento e l’espressione di emozioni e sensazioni sperimentate dai professionisti durante i tremendi giorni dell’emergenza sanitaria da Coronavirus.

Tuttavia, nonostante la gratuità e la risonanza a livello mediatico della proposta, la risposta degli infermieri è stata, almeno in termini numerici, molto al di sotto delle aspettative dell’Associazione. Incuriositi per la mancanza di partecipazione, i membri del Direttivo AHNA Italia si sono confrontati con numerose realtà sia interne alla Federazione che aziendali pubbliche, ricevendo lo stesso feedback.

La domanda spontanea, scaturita di fronte alla varietà di offerta riscontrata (da parte degli OPI, degli Ordini degli Psicologi, da associazioni, liberi professionisti, sia a livello personale che come servizi attivati dalle Asl) e dalla mancata risposta degli infermieri è stata raccolta dal Comitato Scientifico dell’Associazione, concretizzandola in un progetto di ricerca.

Questo studio scientifico ha lo scopo di indagare e comprendere quali siano i motivi che portano i professionisti della salute a rifiutare questa offerta di aiuto, concepita appositamente per dare loro supporto.

Le opinioni degli infermieri verranno raccolte mediante un breve questionario, che è possibile compilare cliccando su questo link:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSd5DIScDrHIjQeh7PLX5PYT0QMzYx2L4Z3iOgIZimEoxetchA/viewform

 

Leggi sotto la sinossi dello studio redatto dal Centro di Ricerca AHNA Italia e partecipa volontariamente alla raccolta dati ONLINE

SINOSSI STUDIO AHNA_COVID_STRESS 

Studio descrittivo nazionale sulla richiesta e utilizzo del supporto psicologico degli infermieri italiani a rischio di stress rispetto alla quotidianità lavorativa in correlazione al Covid19 

Periodo di osservazione: 3 mesi 

Periodo elaborazione dati: 3 mesi 

I questionari saranno diffusi su tutto il territorio nazionale  

L’Italia è stata uno dei paesi INIZIALMENTE più colpiti durante la pandemia Covid 19, dichiarata tale l’11 Marzo 2020 dall’OMS. 

I primi casi sono stati registrati In Italia a fine Gennaio 2020. Entro il 16 maggio 2020 sono stati registrati 224.760 casi positivi, tra cui 31.763 pazienti deceduti. Per affrontare l’emergenza è stata necessaria una completa riorganizzazione all’interno dei nosocomi, l’adattarsi all’uso di DPI impegnativi sotto il profilo del dis-comfort ed a turni estremamente faticosi sia fisicamente che psicologicamente, con un notevole impatto su tutti gli operatori sanitari, sia quelli impegnati nei reparti Covid, che quelli impegnati a garantire assistenza sanitaria a tutti gli altri malati. Negli infermieri lo stress legato alle nuove condizioni di lavoro si è sommato alla gestione dei pazienti isolati dai propri cari, all’angoscia legata al pericolo personale di contagio e alla gestione della vita familiare per tutelare i propri cari. Le importanti ripercussioni psicologiche e fisiche subite dagli operatori sanitari cinesi -per primi impegnati nella gestione della pandemia- sono state ampiamente descritte, ed alla luce di ciò sono state attivate in tutta Italia risorse di supporto psicologico per gli operatori. Una serie di interviste spotting fa però ipotizzare che un basso numero di operatori abbia usufruito di questo supporto. Il presente studio intende verificare questa ipotesi  e, nel caso, ricercare le motivazioni. 

 Il presente studio intende verificare:  

– se e quanto gli operatori sanitari abbiano sviluppato sintomi di malessere legato agli eventi sopradescritti; 

– se sono a conoscenza di opportunità di sostegno psicologico messe a disposizione dalle aziende  o da professionisti esterni; 

– se hanno rilevato e/o riconosciuto un loro bisogno di supporto; 

– se e come hanno richiesto/utilizzato tale supporto. 

Studio multicentrico, nazionale, descrittivo, no profit. 

L’indagine viene condotta utilizzando un questionario validato (DASS21, Depression Anxiety Stress Scale) ed un’intervista strutturata erogata su piattaforma informatica in self-report. 

In questionario sarà diffuso su tutto il territorio nazionale anche attraverso gli Ordini provinciali aderenti. 

Tutti i dati raccolti vengono inseriti in un database creato appositamente per lo studio utilizzando il programma Microsoft Excel. 

Tutte le variabili quantitative vengono espresse tramite media ± deviazione standard (min-max), delle variabili qualitative vengono mostrate le relative distribuzioni di frequenza espresse in forma assoluta e relativa. 

Servendosi delle caratteristiche sociodemografiche (età, anni di esperienza, situazione familiare, area di servizio) verranno distinti dei gruppi; verrà condotta un’analisi tra gruppi e testate le differenze tramite il test di Mann Whitney. La differenza è considerata statisticamente significativa se si ottiene un p value < 0,05. 

Eventuali correlazioni tra le caratteristiche demografiche e la conoscenza e la partecipazione ad attività di supporto emotivo verranno analizzate mediante il coefficiente di correlazione di Pearson (r) : si 

considerano valori indicativi di forte correlazione rispettivamente diretta o inversa per r compresa tra 0.6 e 0.8 e -0.6 e -0.8 . 

Tutte le analisi statistiche vengono eseguite mediante il programma R (versione 3.4.3). 

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