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Reiki in ambito sanitario: cosa è e quando può servire

11 Feb 2019Guarire le proprie ferite, Nursing Olistico

La pratica del Reiki in ambito sanitario, bilancia la mente, il corpo e lo spirito in chi lo riceve e di chi lo offre. E’ anche un supporto eccellente nel processo di guarigione fisica, mentale ed emozionale. E’ indicato per ridurre lo stress, rilassare il corpo e focalizzare la mente. 

Proprio per questo la sua efficacia è dimostrata scientificamente in caso di Burnout degli operatori sanitari *

*(cfr. Charlotte L. Cuneo, Maureen R. Curtis Cooper, Carolyn S. Drew, Christine Naoum-Heffernan, Tricia Sherman, Kathleen Walz and Janice Weinberg, 2010,  Journal of Holistic Nursing “The Effect of Reiki on Work-Related Stress of the Registered Nurse” American Holistic Nurses Association Volume 29 Number 1 March 2011 33-43).

 

Reiki: cos’è?

Il Reiki è una modalità di guarigione basata sull’apposizione delle mani sul campo energetico del paziente.

Si basa sull’intuizione di Einstein che la materia è energia, e che come tale possiede un campo magnetico in costante interazione con l’ambiente circostante. Detto campo è quindi alterabile se utilizziamo una fonte energetica risonante nel campo stesso, in modo consapevole e direzionale. Per questo motivo, in base alla fisica quantistica sulle particelle osservate, l’efficacia del Reiki è riscontrata anche nei trattamenti a distanza.

In quanto forma di medicina complementare alternativa, non può rimpiazzare un trattamento medico convenzionale ma può integrarlo, potenziandone l’efficacia o contrastandone gli effetti collaterali. Vi sono evidenze scientifiche dimostrate in numerosi studi, anche italiani, in cui il Reiki viene utilizzato in pazienti oncologici, riducendone la sintomatologia dolorosa, l’ansie e gli effetti collaterali dei chemioterapici.

Sono moltissimi anche in Italia gli ospedali che hanno documentato gli effetti benefici del Reiki in pazienti oncologici, pediatrici, cure palliative e terapia intensiva. Ne citiamo alcuni di seguito:

• San Carlo Borromeo – Milano
• Le Molinette – Torino
• Cardinal Massaia – Asti
• San Raffaele Giglio – Cefalù
• Fondazione Pascale – Napoli

 

Reiki: quando può servire?

Il Reiki risolve blocchi e squilibri energetici, supportando la salute e favorendo la guarigione.

Il trattamento riguarda l’intera persona, perché agisce su corpo, emozioni, mente e spirito. Il Reiki può essere utilizzato anche in concomitanza di trattamenti terapeutici tradizionali, per contrastarne gli effetti collaterali e migliorarne l’efficacia.

  • Durante incidenti ed emergenze
  • Consolidare relazioni
  • Proteggerti mentre lavori, a casa, in macchina, in viaggio
  • Con il cibo e bevande
  • Sui farmaci
  • Aiuta a raggiungere obiettivi
  • Usato insieme ai cristalli ne potenzia l’efficacia
  • Guarire tematiche irrisolte del passato
  • Per ricevere ispirazione o chiarezza su tematiche presenti

 

Reiki: gli effetti positivi

Il Reiki genera i seguenti effetti su corpo, mente e spirito:

  • Rilassamento profondo
  • Miglioramento del sonno
  • Riduzione del dolore fisico, rigidità, tensioni
  • Diminuzione dello stress e del suo impatto fisico, emozionale e mentale
  • Pulizia energetica e graduale miglioramento di problemi cronici
  • Prevenzione dello sviluppo di malattie
  • Disintossicazione
  • Pulizia del campo energetico ambientale
  • Dissoluzione di blocchi energetici – fisici, emozionali e mentali
  • Risoluzione ferite emozionali
  • Supporto nella trasformazione di condizionamenti e abitudini nocive
  • Maggiore concentrazione e chiarezza mentale

Una seduta di Reiki ha una durata indicativa di circa un’ora e mezza e il trattamento vero e proprio è anticipato da un colloquio di counseling olistico, introduttivo alla tematica da esplorare. 

 

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