fbpx

“Lo spazio nel quale i problemi si possono trasformare”. La respirazione ENERGETIC BREATHING® di Dyhan Manish

Dic 6, 2018 | Nursing Olistico, Respirando nel cuore

In questa intervista di Erika Bastogi, Alfredo Bencic ci racconta come funziona la tecnica e cosa ci si può aspettare, durante una sessione di ENERGETIC BREATHING®

Ciao Alfredo – Vijan,

ho letto nel vostro sito EMPATIA.guru che hai svolto la formazione in ENERGETIC BREATHING® di Dyhan Manish e che la usi professionalmente da molti anni, anche nella formazione in Nursing Olistico di EMPATIA

– Mi spieghi come funziona ENERGETIC BREATHING® ?

“Molto volentieri. Allora, nella prima fase, di accoglienza, ti faccio accomodare di fronte a me. Ti chiederò di esprimere i motivi per cui sei qui, i problemi che stai vivendo e che vorresti risolvere.
Dopo questa introduzione, ti inviterò a sdraiarti sul materassino, steso a terra, sopra ad un tappeto. Ti aiuto a sistemarti un cuscino sotto le spalle e ti domanderò di chiudere gli occhi.”.

– Come mai il materassino viene steso a terra?

“Il materasso viene posizionato a terra perchè la tecnica prevede un movimento corporeo che a volte, può diventare importante. Essere a terra ti serve quindi per avere un supporto adatto e perchè a terra è più facile “sentirsi” centrati psichicamente ed equilibrarsi.”.

– Come viene praticata la respirazione ENERGETIC BREATHING® ?

“Mi siedo alla tua sinistra (il lato del cuore e dell’inconscio) e ti invito a respirare profondamente, con la bocca, attraverso un movimento ampio e senza interruzioni (c.d. respirazione circolare). L’iper-ventilazione polmonare porta ad un aumento della ossigenazione del sangue. L’accresciuto apporto di ossigeno, arriva a tutti i distretti dell’organismo e l’energia si propaga così in tutto il corpo. Il cervello è un organo molto ricettivo del livello di ossigeno ematico. L’iper-ossigenazione rende più rapida la trasmissione degli impulsi elettrici neuronali, conferendo quindi una maggiore lucidità ai processi ideativi, rispetto a quello che ti succede in uno stato di coscienza “normale”.”. 

– Quindi quando respiro con te sono in uno stato di coscienza alterato?

Alterato sì, ma non confuso, anzi. Ti troverai ad essere molto più presente e ad avere una chiarezza maggiore del solito. Potresti sperimentare la sensazione di vedere tutto dall’alto, a volo d’aquila. Ma non solo: dopo un po’ di tempo -soggettivo- i blocchi, i traumi, le paure, le angosce, le emozioni represse nel corpo da tanto tempo, cominciano a riaffiorare grazie anche all’aumentata disponibilità di energia a livello cellulare.”.

– Come si manifesta l’attivazione energetica del corpo?

“La manifestazione è un’espressione emozionale che può variare considerevolmente. Le reazioni del corpo possono essere differenti (risata, dolore, pianto, benessere, piacere, grida, rabbia).”.

– Da cosa dipende la mia reazione? 

“La reazione è legata, oltre che al contenuto emozionale dei ricordi e delle emozioni represse, da quanto tu riesci a lasciarti andare all’esperienza o viceversa, quanto cerchi di controllarla. E’ quindi in relazione alla tua “fiducia” verso l’esistenza. Se sei diffidente, farai fatica a a lasciarti andare. L’esperienza sarà meno intensa, ma più faticosa perchè quando si oppone resistenza, si compie uno sforzo considerevole.”.

– Quindi il lavoro che farò dipende da me?

“Certo, ma non solo. Dipende da come sei abituata ad avere a che fare con le situazioni della tua vita, ma anche dal modo in cui hai imparato a comportarti da chi ti ha fatto da modello educativo, e dai condizionamenti inconsci che hai ricevuto. Ma non ti preoccupare, perchè l’approccio è completamente individualizzato e ti sperimenterai esattamente quello di cui hai bisogno e per cui sei pronta in quel momento, niente di più e niente di meno che quello.”.

– Come mi accorgo delle mie resistenze?

“Il bello di questo lavoro è proprio che la maggiore lucidità ti permette di osservare ed accogliere tutto quello che capita nel momento in cui si verifica. Il mio ruolo è quello di essere presente in meditazione accanto a te, e di accompagnarti nella comprensione e nel rilassamento che “tutto è perfetto così com’è”. Contro le resistenze non dobbiamo opporci, ma comprendendole e divenendone consapevoli, si rilassano permettendoci di lasciarci andare”.

– Perché è importante anche per te essere in meditazione? 

E’ importante perchè devo accompagnarti nell’espressione delle tue emozioni senza dirigerle, controllarle né reprimerle e soprattutto senza giudizio. Io per te dovrò essere un tramite: più neutro possibile. Le emozioni che proverai devono potersi esprimere totalmente e liberamente. Più le esprimi, più la respirazione diventa ampia e inizierai a sentire una meravigliosa sensazione di liberazione. Ti sentirai, progressivamente, in uno stato di armonia interiore e di unità con il tuo essere, in una pace profonda.”.

 

“Quello è lo spazio nel quale i problemi si possono trasformare: il tuo spazio di meditazione.”.

 

– Come si conclude l’esperienza della sessione di ENERGETIC BREATHING® ?

Quando l’espressione emozionale arriva alla sua conclusione, ti potrai coricare su un fianco, tranquillo, calmo, riposato. io sarò accanto a te, presente a te, ascoltandoti o condividendo il tuo silenzio.”.

– E dopo tutto questo lavoro? 

“Ti chiederò di inspirare mentre io espiro, poi tu farai lo stesso, viceversa inspirando durante la tua espirazione. E’ un piccolo rituale che ci consente di staccarci energeticamente.”.

– Perché è importante un rito?

“E’ importante perchè tu ed io abbiamo condiviso un campo energetico e spirituale, un Buddhafield. I nostri corpi sottili per un lasso di tempo si sono fusi insieme e le nostre anime si sono toccate attraverso il respiro. Riprendendo la consapevolezza del nostro respiro, restituendoci alla nostra individualità, torniamo alla vita rinnovati dall’esperienza condivisa, ognuno per sè stesso, senza legami energetici sospesi.“.

– Quindi finisce così?

“Non correre! La sessione si conclude con un feedback verbale. Uno di fronte all’altro, seduti su comode sedie da meditazione (sedie con seduta a terra e schienale, ndr) o dei cuscini, ci prendiamo il tempo per elaborare insieme ciò che hai vissuto, con quello che io ho sentito, durante l’esperienza. Si tratta di una seduta di counseling utile ad integrare il lavoro fatto durante la sessione”.

– Ma quanto durerà tutto questo?

“Una sessione di Energetic Breathing® dura come minimo un’ora, fino anche a due.”. 

– ENERGETIC BREATHING® può essere pericoloso per la mia salute?

“Il respiro Energetic Breathing® non è pericoloso, ma se tu hai delle situazioni patologiche di cui sei a conoscenza (ipertensione, cardiopatia, patologie psichiatriche o altro) fai bene a parlarne oltre che con me, anche con il tuo medico. Lui, leggendo quanto ti ho raccontato fino a qui, ti potrà indicare se questo tipo di tecnica è adatta a te.”.

– ENERGETIC BREATHING® può essere utile in una situazione di Burnout? 

Certo. In un vissuto di Burnout c’è spesso molta rabbia, paura, angoscia che vengono vissute dall’operatore sanitario, e non solo. Con la respirazione circolare si può dare voce a tutte quelle emozioni represse che possono venire poi integrate nel lavoro di feedback al termine dell’esperienza.

– ENERGETIC BREATHING® è una tecnica che si svolge individualmente oppure in gruppo?

“La respirazione Energetic Breathing® si può svolgere sia individualmente che in gruppo, durante i percorsi di formazione in Nursing Olistico o durante le Esperienze di EMPATIA. Nelle sessioni di gruppo l’impatto è molto potente perchè permette di entrare in risonanza emotiva con gli altri partecipanti. Questo fa sì, che le resistenze individuali diventino più facilmente valicabili: in generale l’esperienza viene vissuta con maggiore e profonda emozionalità.”

– ENERGETIC BREATHING® è una tecnica sanitaria oppure olistica?

“Si tratta di una terapia complementare, ai sensi della legge 4 del 2013.”. 

– E che differenza c’è? 

“Le terapie complementari sono integrate all’interno del settore sanitario in alcune realtà italiane, ma non sono ancora riconosciute come specializzazione. Io sono un Operatore olistico e Counselor olistico di livello trainer, iscritto all’Associazione di Categoria SIAF. Mia moglie Silvia – Madhavi è infermiera e lei può usare questa tecnica anche in riferimento alle sue competenze sanitarie.”.

 

– Finisce così? 

 

 

E no ! Prima di lasciarci, scambiamoci un bellabbraccio, amica mia!

  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •  
  •