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Volevi diventare un Supereroe? Ti insegno a respirare!

da | Feb 20, 2018 | Respirando nel cuore

„Non esistono parole più chiare del linguaggio del corpo, una volta che si è imparato a leggerlo.“

Alexander Lowen

psicoterapeuta, medico e psichiatra statunitense 1910 – 2008

Okay, lo so che il titolo sembra eccessivo, però i fatti sono due:

 

1.    Tu non sei più capace di respirare.

2.    Nel momento in cui lo riscopri, ti riprendi il tuo (SUPER) potere!

In questo articolo ti spiego perchè il respiro è così importante e come funzionano alcune delle tecniche che servono ad aumentare la tua energia vitale.

Hai mai osservato un bambino respirare?

Ecco, se lo hai fatto, puoi notare come il suo respiro sia regolare, dal torace all’addome e viceversa, e che fluisce in funzione dell’energia necessaria in quel momento. Infatti è proprio con il respiro che regoliamo la quantità di energia prodotta dal corpo. Durante il processo educativo, quello che accade è che impari a usare il tuo respiro in modo innaturale, per modulare un modello energetico che risponde ad esigenze sociali e non più ai tuoi bisogni. Se ti viene detto – o fatto capire – che non devi piangere, quello che farai è trattenere il respiro, bloccando il diaframma ed i muscoli respiratori. Se devi passare in un banco le ore della scuola, dovrai fare in modo che il tuo respiro diventi più superficiale, sennò la quantità di energia prodotta dal tuo corpo non ti permetterà di stare fermo. Questo processo ti porterà a dimenticare come si respira in modo naturale e fluido, sano.

Perché è difficile respirare?

La difficoltà di ricominciare a respirare sta nel fatto che tu ormai metti in atto molte strategie per evitare di far circolare energia nel tuo corpo. Sei stressato. Non ti muovi abbastanza, fumi, mangi troppo o male. E lo fai, perchè sennò soffriresti. Lo fai perchè se respiri, senti.

Che cosa senti?

Senti che se ti muovi non vai bene, che se sei troppo energetico dai fastidio, che se ti arrabbi sei sbagliato, cattivo. Lo fai perchè hai paura di essere punito, deriso, giudicato.

Quando sciogli i tuoi blocchi respiratori attraverso tecniche opportune, quello che sperimenti immediatamente è una sensazione di energia incontenibile, di grande potere e di chiarezza mentale.

E quell’energia è legata semplicemente all’aumento di ossigeno disponibile per le tue cellule, nulla di più semplice. Molte tecniche di meditazione, come Vipassana e Mindfulness, si basano sulla respirazione per riportare vitalità al corpo. Dagli anni ’40 il respiro è stato introdotto da Reich e poi da Lowen nella moderna psicoterapia, perchè avevano compreso il legame esistente tra energia corporea e quella psico-emotiva. Essi ritenevano che l’insieme dei blocchi emotivi creasse una vera e propria “corazza muscolare” e che la rimozione di questi blocchi provocasse uno scioglimento delle tensioni anche sul piano emotivo. L’importanza di sperimentare queste tecniche con qualcuno più esperto accanto a te è importante perchè nel momento in cui sciogli i tuoi blocchi, potresti rincontrare le emozioni negative che ti avevano portato a chiuderti. In questo senso ci vuole delicatezza, gradualità, esperienza e la presenza di una persona di riferimento che ti sappia accogliere e che ti aiuti ad integrare.

” I CINQUE PUNTI punti della tecnica di respirazione circolare consapevole:

La prima cosa è la circolarità del respiro.
La seconda è uno stato d’animo rilassato: guardare la mente, senza cercare di controllarla, senza lo sforzo della concentrazione.
La terza: limitarsi a osservare con una consapevolezza rilassata qualsiasi cosa accada, senza interferire, ponendo attenzione ai particolari.
La quarta: far sì che l’osservazione sia senza giudizio, senza critiche.
La quinta: comprendere che tutto ciò che succede è naturale. Non vi è nulla di sbagliato.”.

Satyam Dr. U. Bidinotto – OMC Treviso

Il mio respiro…

Ricordo ancora la prima volta in cui sperimentai la respirazione circolare consapevole, ai tempi della mia formazione: è stata un’esperienza sconvolgente e nello stesso tempo di una chiarezza e di una semplicità tali, che stentavo a crederci. Era tutto così limpido e comprensibile! Sentivo di avere uno strumento di un potere eccezionale: la mia consapevolezza, come il volo di un’aquila, oservava tutto e velocissima scendeva in picchiata a vivere emozioni sopite, comprensioni istantanee. Questo potere mi guidava senza intoppi nei punti in cui c’era qualcosa da scoprire. E quei punti erano tutti mappati nel mio corpo, come se da bambina avessi seminato dei sassolini per ritrovare, un domani, la strada verso me stessa.

Madhavi*

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