Come smettere di boicottarci, agevolando il cambiamento
Perché non riesco a modificare certi comportamenti?
Spesso, nel nostro percorso di vita, ci troviamo di fronte a meccanismi che, più o meno consciamente, boicottano le nostre migliori intenzioni
Avete presente quando diciamo “da domani smetto di fumare” oppure “voglio praticare Yoga ogni giorno“?
Ecco, questi sono alcuni degli esempi abituali di propositi sui quali ci capita spesso di arenarci.
Cosa succede in questi casi?
- La nostra parte razionale individua un problema che ci limita e che ci impedisce di crescere nella direzione che abbiamo scelto.
- Mentre iniziamo a muoverci in quella strada, con decisione, a livello inconscio, dove sono custoditi i nostri ricordi e i nostri condizionamenti, scatta l’allarme cambiamento!
Perché si attiva “l’allarme cambiamento”?
Il nostro sistema è fatto apposta per mantenersi inalterato: ogni tentativo di cambiamento viene vissuto dalla nostra sentinella interna, il fantomatico giudice interiore, come un intrusione. Durante il corso della vita, a partire dall’infanzia, la nostra personalità sviluppa una serie di strategie che hanno la funzione di proteggerci da possibili (e impossibili, ma temuti o fatti credere) traumi psichici, emotivi e fisici. Nel momento in cui proviamo a cambiare qualcosa, la modifica viene bloccata.
Cosa possiamo fare per evitare questo boicottaggio interiore?
1. OSSERVARE dentro di noi pensieri, emozioni e sensazioni
attraverso le tecniche di consapevolezza che abbiamo appreso (o che possiamo imparare in un corso specifico)
2. RICEVERE il messaggio che il nostro inconscio sta cercando di mandarci
Spesso il messaggio si presenta come voce interiore di genitori o insegnanti, o attraverso ricordi, immagini, sensazioni del corpo…
3. RICONOSCERE il messaggio
Disporsi ad ascoltare cosa dicono queste vocine (o vocione!) interiori in merito alla tematica che stiamo affrontando (Se smetti di fumare ti verrà l’ansia e starai peggio o magari ingrassi e sarai lasciata/o, oppure se praticherai yoga e mindfulness ogni giorno potresti stare meglio e quindi trovare la forza per fare scelte “pericolose”…)
4. ACCETTARE il messaggio, cercando di non combatterlo
Lasciare che le voci svolgano la loro funzione e non cercare di combatterle o di scacciarle. Per riuscire a farlo dobbiamo partire dal presupposto che ogni messaggio ha un motivo per esserci e buone intenzioni.
5. RINGRAZIARE per l’aiuto
Ringraziamo le nostre voci interiori, che si prodigano per metterci in guardia dai rischi che potremmo correre, ma rassicuriamole: ormai siamo abbastanza grandi per poterci prendere cura di noi! *
Se usiamo questo tipo di approccio ci possiamo rendere rapidamente conto che in realtà, il messaggio che ci impedisce di cambiare le nostre abitudini, anche se dolorose, è sempre un messaggio di amore. E non è contro di noi, ma è un tentativo – magari controproducente, eccessivo, inadeguato – di proteggerci.
Come quando un genitore troppo ansioso cerca di difendere il figlio da tutti i possibili pericoli esistenti (e non), impedendogli però così facendo, di compiere le proprie esplorazioni nel mondo, di fare i propri errori. Se possiamo riconoscere questo gesto come amore, avremo fatto un primo passo importante per risolvere il conflitto interiore che sbarra la strada verso la crescita.
Il nostro genitore interiore (SUPEREGO) potrà iniziare a fidarsi di noi così che, con il suo supporto, potremmo procedere nella nostra vita con decisione e sicurezza, fino al raggiungimento dell’obiettivo che ci eravamo prefissati.
*se questo punto ci crea delle difficoltà, un percorso di counseling ci può aiutare a cercare le radici della nostra scarsa autostima e guidarci (coaching) a riconoscere le nostre vere potenzialità.